Qui inizierà il collegamento tra la pista ciclabile di Viale Trieste e quella che conduce a Fosso Sejore
di Luciano Murgia
PESARO – Come anticipato un paio di settimane addietro, stanno per iniziare i lavori per realizzare il collegamento diretto tra la pista ciclabile di Viale Trieste e quella per Fosso Sejore. Al termine dei lavori il porto di Pesaro sarà collegato alla zona Lido di Fano da una pista ciclabile senza soluzioni, a parte il breve tratto di Fosso Sejore, tra il ponticello e l’inizio del tratto fanese. Certo, l’ultimo tratto – dalla concessionaria Gabellini al ristorante da Tano – non è una vera e propria ciclabile, ma è meglio che niente.
Al termine dei lavori, i ciclisti non dovranno utilizzare i due sottopassi ferroviari, il nuovo dopo l’ex minigolf e il vecchio ai Gelsi. E se qualcuno si è subito chiesto se sia stato davvero necessario realizzare il nuovo sottopasso ferroviario, con tutti i costi del caso, non manca chi applaude l’Amministrazione comunale.
Enrico Brardinelli, ex giocatore degli Angels, già titolare di un avviato negozio di fiori, oggi coadiuvante del ristorante da Gigi, presso lo stabilimento balneare Venerucci, è particolarmente soddisfatto e non vede l’ora che i lavori abbiano avvio.
“Nella spiaggia gestita dai fratelli Venerucci si fa piccola ristorazione dagli anni Sessanta. Aspettiamo il raccordo tra le due piste ciclabili, che consentirà di pedalare da Pesaro a Fano…”.
Finora siete stati esclusi dalla pista, che passa oltre la ferrovia, lato monte.
“Grazie ai nuovi lavori, i pesaresi potranno arrivare direttamente allo stabilimento balneare e al nostro ristorante, sperando di offrire quel che desiderano. Potranno bere, mangiare e stare in compagnia”.
L’assessore Biancani ha anticipato che i lavori sarebbero iniziati a ottobre. Voi avete notizie diverse?
“Assolutamente no. Hanno promesso che, compatibilmente con le condizioni climatiche, i lavori procederanno rapidamente. Ci hanno invitato a prepararci e – come vede – stiamo smontando la cucina per consentire alle ruspe di effettuare il lavoro di abbattimento e ricostruzione”.
Perché lo stabilimento balneare, e quindi il ristorante, verrà spostato verso il mare, lasciando spazio alla pista. La vecchia struttura lascerà spazio alla nuova.
“Sì, e siamo contenti di farlo perché è arrivata l’ora di offrire novità alla nostra affezionata clientela e a chi vorrà conoscerci. Credo che la novità sarà apprezzata e farà bene all’immagine turistica della nostra città. Si potrà vivere la spiaggia in maniera più intensa”.
Eppure circolavano voci che riferivano di un certo malumore degli operatori. Tutto falso?
“Noi siamo assolutamente soddisfatti. Il collegamento ciclabile è molto importante non solo per chi lo utilizza per svago, ma anche per chi raggiunge la spiaggia per lavorare”.
Vi hanno anticipato quando contano di concludere i lavori?
“Speriamo vivamente che i lavori siano portati a termine entro febbraio, perché poi dovremo essere noi a intervenire per realizzare la nuova struttura, il nostro bar ristorante, con tutto quel che comporta, dagli allacci di acqua ed energia elettrica e arredamento interno ed esterno, per essere in regola con tutte le norme sanitarie vigenti necessarie per la somministrazione di alimenti e bevande”.
Trattandosi di qualche centinaio di metri, rispettare i tempi non dovrebbe essere un impegno impossibile.
“Credo anch’io sa così – conclude Enrico Brardinelli -, ma non sappiamo ancora se i lavori inizieranno dai Gelsi o da Viale Trieste. Ci auguriamo che non ci siano ostacoli e sia consentito di iniziare la prossima stagione con una nuova definitiva veste non solo per il nostro stabilimento, ma anche per l’arredo urbano della zona mare”.
