È morto Giovanni Ranocchi, un grande imprenditore, una bella persona

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25 marzo 2020

11401270_1610476899168952_3425643072171853922_nPESARO – La notizia choc alle 9,47, quando appare nella chat degli storici Angels che si tengono in contatto via WhatsApp: alle ore 3, nell’ospedale San Salvatore, è morto Giovanni Ranocchi, uno degli imprenditori più noti della provincia di Pesaro e Urbino. Urbinate di nascita, pesarese d’adozione, classe 1944, Giovanni Ranocchi era alle prese da giorni con una difficile battaglia contro il Coronavirus. Si è arreso dopo avere lottato, come sempre, più di sempre, contro il male del nuovo Millennio.
La sua bella biografia, raccontata da Giusi Balzano in Ricomincio da capo, è un inno all’ottimismo della volontà, alla voglia di fare, di allargare gli orizzonti, di ripartire.
La guerra è l’emblema della distruzione, ricostruire è il simbolo della civiltà moderna. Giovanni Ranocchi nasce in un podere nelle campagne di Urbino, verso la fine della seconda guerra mondiale, da un’umile famiglia contadina. Grazie ai sacrifici dei suoi genitori studia e si diploma. Svolge diverse attività lavorative che lo portano ad acquisire sufficiente esperienza per decidere di mettersi in proprio. Dall’elettricista al venditore Olivetti fino all’Iterby, l’azienda per cui lavorare significava impegnarsi oltre misura. Così scatta in lui il desiderio di canalizzare il suo impegno in qualcosa di proprio. TeamSystem è il frutto di ogni suo sforzo. Facendo propri i principi di moralità e correttezza assimilati nelle precedenti esperienze, in particolar modo in Olivetti, l’azienda cresce e diventa in qualche decennio una realtà a livello nazionale.
11124805_1592185187664790_4038948743605389585_nPurtroppo la guerra non finisce mai e il nemico si può nascondere dove meno ce lo aspettiamo. Al fine di strutturare ulteriormente TeamSystem, Ranocchi decide di far subentrare un Fondo di Private Equity. Da quel momento i fatti si susseguono rapidamente e in maniera incontrollabile: per uno scontro di logiche aziendali Giovanni Ranocchi è costretto ad uscire dall’azienda. Ricominciare da capo è uguale a ricostruire, non perdersi d’animo è l’inizio di una vittoria. Andare avanti è il messaggio finale di questo libro che spinge ognuno di noi a riflettere sui sogni e sulle realtà del mondo del lavoro.
Per capire meglio chi è Giovanni Ranocchi – scusate, ma non riesco a scrivere era – basta dare uno sguardo ai capitoli del libro:
  1. La casa dove sono nato
  2. I ricordi della prima infanzia
  3. Il primo lavoro da diplomato
  4. L’incontro con Paolo Volponi, Dirigente Olivetti
  5. Il corso di prima formazione in Olivetti
  6. L’esperienza al Marketing Olivetti a Milano
  7. Il periodo pesarese come commerciale Olivetti
  8. L’esperienza commerciale in Honeywell
  9. L’esperienza in Iterby del Gruppo Berloni e la nascita di TeamSystem
  10. I primi anni di TeamSystem
  11. Le prime macchine con il linguaggio di programmazione in Cobol
  12. La compagine sociale si allarga a nuovi soci
  13. Triumph Adler abbandona l’informatica, Unix è il nuovo Sistema Operativo
  14. Nasce TeamSystem Molise
  15. Il primo convegno sulle novità fiscali
  16. Le prime sponsorizzazioni sportive
  17. La nuova sede pesarese di TeamSystem
  18. TeamSystem e il football americano con gli Angels Pesaro
  19. L’esperienza politica nel Partito Socialdemocratico
  20. La sponsorizzazione del Fabriano Basket
  21. La prima convention Rivenditori
  22. L’incontro con Carlton Myers
  23. La Fortitudo Bologna diventa TeamSystem Basket
  24. L’industria è cultura, gli imprenditori raccontano
  25. La prima volta di Villa Matarazzo
  26. Un periodo esaltante di basket giocato e parlato
  27. I primi dirigenti e le prime delusioni
  28. Il fondo di Private Equity Palamon
  29. La visita della Guardia di Finanza
  30. Preliminare di vendita della maggioranza a Palamon
  31. La convivenza con i nuovi dirigenti diventa difficile
  32. I vecchi soci cambiano bandiera
  33. La dolorosa decisione di uscire da TeamSystem
  34. Per vivere bene occorre ricominciare da capo
Era ripartito dando vita a un’azienda che porta il suo cognome. Un’azienda che, come la precedente, era legata al territorio e allo sport, fosse il volley femminile o il basket maschile, soprattutto il football americano. Da sempre grandissimo amico di Carlton Myers, che aveva seguito sia a Rimini sia alla Fortitudo Bologna, Giovanni non aveva mai dimenticato le radici ed era al fianco della Victoria Libertas con una passione solidale, con il suo sorriso e le sue idee.
Però era il football americano che, grazie a Piero Giungi, l’aveva conquistato tanti anni fa, rilevando la società fondata da Maurizio Terenzi. Il suo sodalizio con Frank Fabbri, deus ex machina dei nuovi Angels,  è quanto di più bello sappia offrire lo sport.
Giovanni non era solo uno sponsor attivo, uno spettatore attento: era uno sportivo praticante. In bicicletta o a piedi, partendo dalla sua bella casa alle Rive, sulla collina di Montegranaro, raggiungeva la pista ciclabile del mare o magari s’accontentava di andare ad acquistare il giornale nell’edicola di Loreto, per poi tornare camminando in salita., Quante volte insieme, quanti ricordi. Era piacevole ascoltarlo raccontare L’Antica Via dei Samurai,  che aveva percorso in una bella vacanza giapponese, ma anche narrargli le curiosità del Cammino di Santiago. Era un uomo curioso, Giovanni. Mancherà a tanti, non solo alla sua famiglia, alla moglie Rosy e alle figlie Arianna e Giovanna, a suo genero Stefano Carloni, prezioso collaboratore in azienda.
Lo ricordiamo e lo piangiamo.
Ciao Giovanni.

8 Commenti to “È morto Giovanni Ranocchi, un grande imprenditore, una bella persona”

  1. Paolo Vincenzetti scrive:

    Non mi vengono le parole ,ma sò solo che ci viene a mancare un vero Imprenditore e un gran Signore con la S maiuscola , riposa in pace ,Paolo.

  2. ENZO CUTTINI scrive:

    Ho conosciuto Giovanni (Gianni) Ranocchi nel 1982 ad un convegno Triumph Adler. Ho continuato a collaborare con lui e le sue Aziende fino ad ora. Ciao Giovanni

  3. Luigi scrive:

    Sentite condoglianze
    Da tutto lo staff CONSULTEKNE

  4. Franco Colombo scrive:

    Ho conosciuto GIOVANNI in questi ultimi anni ma anche se in un tempo relativamente breve mi ha colpito per le sue caratteristiche di “condottiere”; persona dall’intelligenza vivace, arguto, che sapeva cogliere l’essenza del problema dando la propria opinione come se fosse l’unica possibile, ed in realtà lo era.
    Ne parlo senza che io sia del suo campo professionale, ne parlo solo come uomo da quel poco che ho visto.
    Questa terribile situazione sanitaria ci sta togliendo la Vita.
    Giovanni mancherai sicuramente ai tuoi cari a cui, sono certo, tu hai trasmesso tutta la tua voglia di vivere e mancherai anche a noi.
    Franco

  5. Roberto Corsetti scrive:

    Ex rivenditore Teamsystem ho conosciuto Giovanni negli anni 90 ho avuto rapporti con lui fino al 2013, grande uomo.

  6. Federica Spurio scrive:

    A

  7. Federica Spurio scrive:

    Ho avuto modo di conoscerlo lavorativamente, lo scorso Settembre 2020, presso il suo ultimo nuovo progetto, l’ azienda Ranocchi di Senigallia. Un imprenditore pieno di creatività, genio, energia ed umiltà.
    Che la Vita in Cielo, gli sia lieve!

  8. Rosanna Rocco scrive:

    Lo ammiravo molto.
    Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.
    RIP

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