di Redazione
12 agosto 2019
PESARO – Quasi 7 minuti d’applausi a fine rappresentazione, sfiorata la richiesta di bis dopo il recitativo “Io più sposo non ho” e l’Aria Lisinga “Superbo, ah tu vedrai”, con Jessica Pratt che ha fatto scatenare l’ovazione del pubblico. Non c‘è stata una pagina musicale che il pubblico non abbia apprezzato. Come le scelte della regia di Davide Livermore (la ripresa è di Alessandra Premoli). E come i costumi firmati dall’Accademia di Belle Arti di Urbino. Sono piaciute anche le luci di Nicolas Bovey.
Sarà stata anche la prima opera composta da Rossini, ma se piacque così tanto a Stendhal ci sarà pure un motivo. Un trionfo, se ci è consentito, per tutti, dal primo all’ultimo, compresi mimi e figuranti.
Ma il vero trionfo è per le voci. Se Jessica Pratt ha confermato di essere fra le più amate dal pubblico del ROF, le altre non sono state da meno. Il sovrintendente Ernesto Palacio non sbaglia un colpo. Con Jessica Pratt, meravigliosa Lisinga, Cecilia Molinari, già superba Marchesa Melibea nel Viaggio a Reims del 2015) è stata all’altezza dell’inglese, dando passione e brio a Demetrio-Siveno. Juan Francisco Gatell uno strepitoso Demetrio-Eumene e Riccardo Fassi, eccellente Polibio.
Cast vocale sostenuto sia dalla Filarmonica Gioachino Rossini diretta con sapienza da Paolo Arrivabeni, sia dal Coro del Teatro della Fortuna M. Agostino (maestro Mirca Rosciani).
La notte delle candele, un paio di giorni dopo la festa in spiaggia e sul lungomare. E le lanterne sul soffitto che sembrano quelle di Marras nel centro storico.
Una serata in “fiamme”, già dall’introduzione che propone il “dietro” le quinte con il vigile del fuoco (donna) che è un ossimoro: accende la sigaretta, fuma e fa fumare. Licenze teatrali nella città che ha vietato le sigarette nella battigia, ma concede a una candela di sorvolare palcoscenico e platea senza che la buca dell’orchestra e gli spettatori delle prime file della platea provino brividi.
Belli e colori dei costumi e il gioco dei sosia che s’infilano tra gli abiti della “sartoria”.
Alla fine, quasi 7 minuti d’applausi con numerose chiamate in scena. Una nota d’ulteriore merito a Jessica Pratt, che dopo il boato con cui l’ha accolta il pubblico, poteva pavoneggiarsi ancora, ma ha preferito condividere con i colleghi.
Repliche il 15, 18 e 23 agosto.
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