di Redazione
31 maggio 2018
PESARO – Un’agente di polizia penitenziaria è stata aggredita da una detenuta questa mattina nel carcere di Pesaro. “Oggi – racconta Nicandro Silvestri, Segretario Regionale per le Marche del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) – è successo che una detenuta che stava scontando la sanzione disciplinare del divieto di incontro con altre ristrette, inflitta per i continui atteggiamenti aggressivi e turbativi dell’ordine e della sicurezza, si è scagliata, prima verbalmente e poi fisicamente, contro l’Agente di Polizia Penitenziaria di servizio. La detenuta avrebbe voluto avvicinare le altre ristrette, cosa non consentita, e nello sbattere il cancello della sezione detentiva, causava lo schiacciamento del dito della poliziotta. Ormai non abbiamo più parole per descrivere le criticità del carcere di Pesaro, ed è del tutto evidente che è un carcere, sotto il profilo dell’organizzazione e della sicurezza è allo sbando”.
“Ogni giorno succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre”, denuncia Silvestri. “Altro che carcere umano e più sicuro, come prometteva il Ministro della Giustizia Orlando: il carcere di Salerno è un colabrodo per le precise responsabilità di chi ha creduto che allargare a dismisura le maglie del trattamento a discapito della sicurezza interna ed in danno delle donne e degli uomini della Polizia Penitenziaria. Non ci si ostini a vedere le carceri con l’occhio deformato dalle preconcette impostazioni ideologiche, che vogliono rappresentare una situazione di normalità che non c’è affatto: gli Agenti di Polizia Penitenziaria devono andare al lavoro con la garanzia di non essere insultati, offesi o – peggio – aggrediti da una parte di popolazione detenuta che non ha alcun ritegno ad alterare in ogni modo la sicurezza e l’ordine interno. Cosa si aspetta a mandare nel carcere gli ispettori del Ministero della Giustizia a constatare i continui fallimenti dell’attuale Comandante di Reparto?”.
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