Il formaggio salva la vita

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20 dicembre 2017

Il latte e i formaggi fanno bene alla salute, diminuendo il rischio di tumore del colon-retto. La scoperta, ufficializzata alla fine di novembre dal World Cancer Research Fund (WCRF), giunge pochi giorni dopo la notizia dell’aumento delle esportazioni all’estero dei nostri prodotti caseari, apprezzati ormai da tempo in tutto il mondo.

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Fonte: Unsplash

Lo studio del WCRF, dedicato al rapporto tra cancro del colon-retto, alimentazione e attività fisica, prende in considerazione i risultati di ben 99 ricerche condotte dal 2011 ad oggi su 29 milioni di persone adulte, di cui 247 mila affette dal tumore. Grazie a questa ricerca tutti i latticini, ha confermato Assolatte commentando lo studio, sono entrati a far parte  della lista di elementi che contribuiscono a prevenire questo tipo di tumore. In tal senso è dunque legittimo e giustificato consigliare di consumarli.

I formaggi hanno quindi una funzione protettiva, come cereali, frutta e verdura. La ricerca stima che mangiare 400 grammi di prodotti lattiero-caseari al giorno riduca del 13% il rischio di tumore del colon-retto, mentre il consumo quotidiano di 2 centilitri al latte lo abbassi del 6%. Affinché abbiano un effetto benefico sul nostro organismo è possibile consumarli da soli, inserirli nelle insalate o usarli nella preparazione di piatti più elaborati, dai primi ai secondi. Le ricette sono numerose, e si trovano facilmente su internet, sulle riviste e sui libri di cucina, di cui l’Italia vanta una lunga tradizione. Anche i siti di consegna a domicilio come Deliveroo si sono adeguati non limitandosi a proporre un’ampia scelta di primi piatti, insalate e secondi piatti, ma aprendo addirittura le porte, in alcune città d’Italia, a produttori e selezionatori di formaggi, che generalmente vendono solo questo tipo di prodotto.

 

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Fonte: Unsplash

Evidentemente seguire le raccomandazioni del WCRF è più semplice se si può scegliere tra gnocchi ai 4 formaggi, pasta cacio e pepe, torta al formaggio, piconi al pecorino, o anche una semplice pizza, senza dover per forza cucinare tutti i giorni.

La ricchezza dei prodotti italiani ci permette infatti di cambiare regolarmente il tipo di formaggi che consumiamo. Se tutti i prodotti lattiero-caseari fanno bene alla salute, potremo gustare tanto i prodotti tipici marchigiani, dalla caciotta al Raviggiolo, passando per il caprino di Urbino e il pecorino dei Monti Sibillini, quanto i formaggi italiani più esportati, come il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano. L’Italia vende all’estero 4 milioni di chili di formaggio (il 7% in più dell’anno scorso). I primi ad acquistarli sono i nostri cugini d’oltralpe, che hanno una quota pari a circa 1/4 delle esportazioni. Seguono la Germania (14%), la Gran Bretagna (10%), gli Stati Uniti (9%), la Spagna (5%), il Giappone (2%) e la Cina (1%).

Se questi formaggi hanno tanto successo, è perché sono gustosi e, ora è confermato, sono anche molto utili al nostro organismo.

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