22 marzo 2017
PESARO – Scrivere questo articolo mi costa tanta fatica mentale. Ho timore che il mio desiderio di chiarezza rischi di non essere compreso. Ma alle parole di circostanza e all’ipocrisia preferisco i fatti, che nel caso sono numeri certi, non a elastico, perché non si possono tirare da una parte o dall’altra.
Qualche giorno fa ho scritto alla federazione belga per chiedere le statistiche di Rodrigo Pereira de Abreu quando giocava, nella squadra denominata JTV Dero Zere-Berlare, nel campionato nazionale maschile di serie B. Mi hanno invitato a rivolgermi all’ufficio legale della Fivb (la federazione internazionale di pallavolo). JTV Dero Zere-Berlare è – lo racconta la classifica – la peggiore squadra del campionato: con 3 vittorie e 19 sconfitte è ultima in classifica.
Come è noto, Rodrigo è diventata Tifanny ed è venuta a giocare in Italia, in serie A2. Domanda: perché non ha giocato subito in Belgio, nel campionato femminile di un paese che ha buona tradizione e ottime giocatrici, a incominciare da Lise Van Hecke che abbiamo ammirato a Urbino per proseguire con Laura Heyrman, centrale della Liu Jo Modena?
Venendo a giocare in Italia, Tifanny rischia di cambiare la storia della pallavolo. Poi o meno come Jean-Marc Bosman, il calciatore belga che ha stravolto il calcio europeo. Il suo ricorso alla Corte Europea ha dato vita alla libera circolazione dei calciatori.
Detto questo, leggendo che Tifanny è come altre pallavoliste di valore ci siao chiesti – con il maggiore distacco possibile – se sia vero.
Evitiamo le opinioni, facciamo parlare i numeri:
In 4 partite e 15 set, la giocatrice brasiliana arrivata dal Belgio ha realizzato 105 punti; una media di 26,25 a partita e 7 per set.
Esaminiamo, stagione per stagione, le migliori realizzatrici:
Nella stagione 2016/17, è Camilla Mingardi (Legnano): 433 punti in 22 partite e 87 set: mp 19,68 (4,98 per set).
2015/16: Sonja Percan (Caserta): 559 in 26 partite e 102 set: mp 21,5 (5,48)
Natalia Brussa (Olbia): 533 in 26 partite e 97 set: mp 20,5 (5,49).
2014/15: Tereza Matuszkova (Monza): 530 in 24 partite e 99 set: mp 22,08 (5,35).
2013/14: Elena Nenkovska (San Casciano): 408 in 22 partite e 82 set: mp 18,54 (4,97).
2012/13: Elena Nenkovska (San Casciano): 612 in 26 partite e 105 set: mp 23,54 (5,83).
2011/12: Soraia Neudil Dos Santos (Busnago): 541 in 30 partite e 118 set: mp 18,03 (4,58).
Sonja Percan (Montichiari): 538 in 30 partite e 114 set: mp 17,93 (4,72).
2010/11: Mariann Nagy (Pontecagnano): 581 in 26 partite e 107 set: mp 22,35 (5,43).
2009/10: Elena Garcia Marquez (Donoratico): 561 in 30 partite e 113 set: mp 18,7 (4,96).
2008/09: Kenny Moreno Pino (Aprilia): 709 in 26 partite e 110 set: mp 27,27 (6,44).
2007/08: Jovana Brakočević (Conegliano): 657 in 29 partite e 111 set: mp 22,65 (5,92).
2006/07: Carmen Turlea (Sassuolo): 670 in 30 partite e 117 set: mp 22,33 (5,73).
Mariann Nagy (Arzano): 656 in 30 partite e 110 set: mp 21,87 (5,96).
2005/06: Vania Sokolova (Isernia): 613 in 30 partite e 118 set: mp 20,43 (5,19).
2004/05: Mirela Corjeutanu (Sassuolo): 606 in 28 partite e 113 set: mp 21,64 (5,36).
Vania Beccaria (Rivergaro): 605 in 28 partite e 110 set: mp 21,61 (5,5).
2003/04: Elena Nenkovska (Curtatone): 612 in 28 partite e 114 set: mp 21,86 (5,37).
2002/03: Vania Sokolova (Tortolì): 595 in 30 partite e 112 set: mp 19,83 (5,31).
2001/02: Leopoldina De Moraes Andrea (Cantù): 611 in 29 partite e 115 set: mp: 21,06 (5,31).
2000/01: Erna Brinkman (Tortoreto): 621 in 30 partite e 120 set: mp 20,70 (5,17)
Viviana Ballardini (Roma): 618 in 30 partite e 109 set: mp 20,60 (5,67).
Come si può notare, solo Kenny Moreno Pino ha fatto meglio come media partita (27,27 contro 26,25), ma Tifanny è in assoluto la migliore come media punti per set.
E’ lecito o no porsi la domanda? Ha vantaggi la giocatrice oggi donna che ha giocato da uomo e ovviamente non ha perso la struttura maschile, non ha il ciclo mensile e attacca una rete alta 2 metri e 24 centimetri, mentre prima doveva fare i conti con 19 centimetri in più?
La Golem Software ha sottolineato che le cifre prodotte da Tifanny non sono una novità e l’ha paragonata a Paola Egonu e Samanta Fabris. Siamo andati a controllare le cifre delle due giocatrici,
Paola Egonu (Club Italia) è la migliore realizzatrice del campionato di A1: per Paola 513 in 21 partite e 77 set: mp 24,43 (6,66 a set). Samanta Fabris è fuori per un infortunio.
Anno scorso in A1, top scorer Berenika Tomsia (Montichiari): 472 in 24 partite e 92 set: mp 19,67 (5,13).
Seconda: Karsta Lowe (Busto Arsizio): 464 in 24 partite e 87 set: mp 19,33 (5,33).
Terza Samanta Fabris (Novara): 438 in 24 partite e 83 set: mp 18,25 (5,28).
Nel 2015/16, migliore realizzatrice in A1 Samanta Fabris (Modena): 461 in 22 partite 83 set: mp 20,95 (5,55).
Aggiungiamo una piccola storia, riguarda Destinee Hooker, pallavolista americana che ha giocato (si fa per dire) nella Scavolini Pesaro stagione 2010/11. Dimentichiamo le bizze, la “fuga” a pochi giorni dalle finali di Champions League a Istanbul: resta uno dei più grandi talenti mai visti in Italia.
Saltate le prime due giornate, fa l’esordio nella terza d’andata, in casa contro la Foppapedretti Bergamo che vince a Pesaro (2-3): l’americana realizza 14 punti con il 36% offensivo. Non gioca la partita successiva, a Castellana, dove Pesaro perde ancora al tie-break. Hooker è in campo nel derby con Urbino, vinto facilmente 3-0, e realizza 17 punti (13/35 e 4 muri). Segna 15 punti (14/29) nella netta sconfitta (3-0) a Novara e altrettanti nel successo casalingo (3-0) con Perugia. 16 i punti nella vittoria esterna (1-3) a Villa Cortese. Si ferma a 12 nel 3-0 casalingo sulla Liu Jo Modena. Di nuovo a 16 nella vittoria (0-3) a Conegliano. Non utilizzata nella sconfitta (2-3) casalinga con Piacenza.
Alla fine del girone d’andata, Destinee Hooker ha realizzato 105 punti in 8 partite (media 13,125).
Nel girone di ritorno, l’americana sta a guardare la partita vinta (0-3) a Pavia e regala fuochi artificiali (31 punti) nel 3-2 casalingo con Busto Arsizio, chiudendo con 26/58 e 5 muri. E’ l’ultima partita in campionato per la statunitense, che archivia la sua esperienza italiana con 136 punti realizzati e una media di 15,11 punti a partita. Oggi gioca in Brasile, nel Minas Tenis Clube. Nella penultima giornata ha realizzato 32 punti e ieri ne ha segnati 20 trascinando la sua squadra alla semifinale del campionato brasiliano (Superliga).
Ebbene, neppure lei ha avuto un impatto devastante come Tifanny. E’ vero, giocava in A1, non in serie A2, ma – oggettivamente – continuiamo a pensare che il Cio non abbia valutato attentamente tutte le implicazioni che possono avere le sue norme per le altre giocatrici, o le altre atlete. Così, a chi sostiene che è stata fatta giustizia a favore di Tifanny, rispondiamo che in cambio c’è ingiustizia per le ragazze delle altre squadre.
Se Paola Egonu (6,66 a set), Berenika Tomsia (5,13), Karsta Lowe (5,33) e Samanta Fabris (5,28), giocassero in A2 invece che in A1 giocavano in A2 che media avrebbero fatto?
Hai fatto un paragone che non tiene. Che lei è forte per la sua categoria è certo, che è forte in assoluto no. Quelle che hai nominato sono più forti sicuramente. E oltretutto è palese e questo lo conferma, che la forza fisica non è la discriminante. Ci possono essere donne forte fisicamente più di Egonu o Tomsia ma che giocano in serie B1.
A meno che l’affermazione è diversa, ossia che gli uomini oltre ad essere più forti sono anche più intelligenti nel gioco. E’ questo che vuoi dire?