26 settembre 2016
PESARO – Prenderà il via domenica 2 ottobre, il 94esimo campionato italiano di basket di serie A. Forse il più scontato, ma al tempo stesso, il più equilibrato degli ultimi anni. Il più scontato, perché Milano è onestamente una spanna superiore al resto della concorrenza e se l’Armani non porterà a casa il 28esimo scudetto della sua storia, ne rimarremmo veramente sorpresi, data l’innegabile superiorità del roster dei Campioni d’Italia.
Ma questo campionato, dovrebbe essere anche uno dei più equilibrati, dal secondo posto in giù, perché da un mercato estivo scoppiettante, non è uscita una vera antagonista allo squadrone milanese, ma tutta una serie di formazioni in lotta per un posto nelle prime quattro o nelle prime otto, con realtà come Reggio Emilia, Trento e Venezia, che non hanno fatto un passo in avanti verso l’alto, ma un leggero passo indietro, mentre squadre come Torino, Cantù e la stessa Pesaro, che l’anno scorso hanno lottato per non retrocedere, hanno rinforzato il loro roster e potrebbero far parte di quel gruppone che si posizionerà a metà classifica, in una lotta per i playoff che non vedrà troppo distacco dalla quinta alla tredicesima, un po’ come è accaduto nella stagione precedente, dove Venezia con i suoi 32 punti si era piazzata al quinto posto e Pesaro finì 12esima a quota 24.
La speranza è che da questo equilibrio nasca un campionato godibile, per una pallacanestro italiana uscita con le ossa rotte, da un’estate che ha visto la Nazionale azzurra fallire miseramente l’accesso alle Olimpiadi, la Legabasket perdere il suo sponsor (Beko), senza per adesso riuscire a rimpiazzarlo e la diatriba Fiba-Eurolega proseguire a suon di carte bollate, con la conseguenza che la sola Milano parteciperà alla massima competizione europea, mentre Venezia, Sassari, Varese ed Avellino, prenderanno parte alla Fiba Champions League, che di Champions non ha molto, dando un’occhiata all’elenco delle partecipanti.
Dopo l’antipasto della Super Coppa, che ha visto Milano portare a casa il primo trofeo stagionale, dalla prossima domenica si inizierà a fare sul serio, in quello che dovrebbe essere l’ultimo anno con una sola retrocessione, in attesa del probabile allargamento della massima serie a 18 squadre, con un calendario che proporrà i consueti turni spezzatino, dagli anticipi del sabato, ai posticipi della domenica e del lunedì sera, senza dimenticarsi dell’antipasto del mezzogiorno domenicale, con Sky e Raisport che anche per il 2016-17, si divideranno il compito di trasmettere tutte quelle partite che non si disputeranno nel canonico orario delle 18.15, quelle per intenderci che andranno in onda sulle televisioni locali (solamente le trasferte). Due le pause previste, il 15 gennaio per l’All Star Game e il 19 febbraio per le Final Eight di Coppa Italia, mentre saranno tre i turni infrasettimanali: martedì 27 dicembre, lunedì 2 gennaio e sabato 15 aprile, in concomitanza con le feste natalizie e pasquali.
Fare pronostici attendibili come sempre è un azzardo, consapevoli che il mercato sempre aperto potrà stravolgere tutto in qualsiasi momento, ma come da tradizione, anche per il 2016-17, vi forniremo una breve descrizione delle 16 squadre e quale dovrebbe essere il loro obiettivo massimo raggiungibile:
Due precisazioni, la prima: ci sono diversi modi per dare un giudizio, dalle stelline, ad un semplice voto, oppure avremmo potuto indicare per ogni squadra la posizione finale più probabile. Ma proprio per il grande equilibrio che regnerà fino alla trentesima giornata, dove ci si dovrà preparare alle classifiche avulse e alla differenza canestri, abbiamo deciso di dividere i giudizi in cinque grandi fasce di merito: Scudetto (non c’è bisogno di spiegazioni), finale scudetto (idem), semifinale scudetto (tra il terzo e il quinto posto), quarti di finale playoff (dal quinto al nono posto), salvezza tranquilla (dal nono al dodicesimo), salvezza (dal 13esimo al 16esimo)
La seconda precisazione: abbiamo voluto mettere vicino al nome della squadra, la formula usata per la composizione del roster. Attualmente sono nove le formazioni che hanno scelto il 3+4+5 e sette quelle che hanno scelto il 5+5, che ti permette di partecipare al premio messo a disposizione dalla Legabasket per chi utilizzerà più italiani. Con la penuria di giocatori nostrani disponibili di buon livello, tutte le squadre che hanno tesserato sette stranieri, sembrano più forti, ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica.
Seguendo rigorosamente l’ordine di classifica dell’anno precedente, cominciamo la nostra analisi dai campioni d’Italia in carica:
E7 EMPORIO ARMANI MILANO: (formula 3+4+5)
E’ forte la sensazione che le trenta partite del campionato italiano, siano per l’Armani un male necessario per accedere ai playoff del prossimo maggio, perché le trenta partite che conteranno veramente saranno quelle dell’Eurolega, in una stagione che potrebbe vedere Milano impegnata per un’ottantina di match ufficiali, tra Italia, Europa e relativi playoff, un tour de force stile Nba per il quale in casa Olimpia hanno fatto le cose per bene, rinforzando la squadra con il talento di Ricky Hickman, i chili e i muscoli del serbo Raduljica e facendo praticamente incetta dei migliori italiani disponibili sul mercato, con gli arrivi di Davide Pascolo, Simone Fontecchio e Awudu Abass. Per dare un’idea della superiorità milanese, almeno in campo nazionale, basti pensare che Bruno Cerella potrebbe finire in tribuna, in un turnover di italiani inedito per il nostro campionato. Ma naturalmente dovranno essere i big a trascinare l’Armani, da Ale Gentile a Kruno Simon, da Rakim Sanders al lituano Kalnietis, dal neo capitano Andrea Cinciarini al centro McLean e il serbo Macvan, insomma 12 giocatori 12 – anzi 14 – che non si sono visti spesso in Italia e che fanno di Milano la logica favorita per il titolo.
LA STELLA:
Krunoslav Simon: Già nel migliore quintetto della scorsa stagione, la guardia croata è il vero termometro dell’Armani, quello dei tiri decisivi e delle rimonte, quello a cui dare i palloni che scottano, consapevoli che difficilmente finiranno fuori dalla retina, insomma un vero uomo sicurezza in una squadra infarcita di campioni.
LA SORPRESA:
Simone Fontecchio: Dei tre nuovi arrivi italiani in casa milanese, ci sembra quello più pronto a diventare protagonista, anche a livello europeo, a patto che trovi il suo ruolo all’interno di un roster, che non gli concederà troppe chances di sbagliare.
IL COACH:
Jasmin Repesa: I grandi allenatori preferiscono avere l’imbarazzo della scelta e questa volta il coach croato dovrà essere veramente bravo ad accontentare tutti, anche se il doppio – e talvolta triplo – impegno settimanale, gli permetterà di mischiare le carte in tavola, concedendo spazio a tutti. Dovrà fare attenzione a non trasportare in campionato le inevitabili delusioni europee e compattare un gruppo di primedonne in una squadra unita verso un obiettivo comune.
L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA:
Scudetto, of course.
GRISSIN BON REGGIO EMILIA: (formula 5+5)
Non sarà semplice ammortizzare i ritiri di Kaukenas e Lavrinovic, ma il vero colpo gobbo di quest’estate per la società reggiana, è stata la rinuncia forzata all’Eurocup e ai relativi introiti, con la Grissin Bon che coerentemente, ha rinunciato a partecipare alle competizioni sotto l’egida Fiba. Ma in casa reggiana non si sono persi d’animo, riportando a casa il figliol prodigo Riccardo Cervi, confermando la loro indole italiana, con i vari Pietro Aradori, Amedeo Della Valle, Achille Polonara e Stefano Gentile che costituiranno ancora l’ossatura principale delle squadra. Un po’ a sorpresa è stato confermato anche il play Derek Needham, arrivato come polizza assicurativa per i playoff dell’anno scorso, anche se i veri punti di forza saranno il lungo Sava Lesic e l’ala della Guyana, James Delroy, per una Grissin Bon che vorrà confermarsi come seconda forza del campionato.
LA STELLA:
Sava Lesic: Il suo arrivo è passato forse sotto silenzio, ma quest’ala centra serba rischia di essere la vera arma in più della Grissin Bon, con la sua esperienza – classe ’88 – e la sua conoscenza della pallacanestro europea, non quella tutta muscoli di scuola americana, ma quella del gioco tecnico di scuola slava, uno di quelli da prendere al Fantabasket insomma, perché sa fare veramente un po’ di tutto.
LA SORPRESA:
Arturs Strautins: Momentaneamente fermo ai box per un guaio muscolare, a soli 18 anni, quest’ala lettone, ha la possibilità di mettere in mostra tutto il suo notevole talento, che potrebbe aprirgli anche la strada – tra qualche anno – verso il top del basket europeo.
IL COACH:
Max Menetti: Reggio Emilia ha il difficile compito di confermarsi e dopo due finali scudetto consecutive, non sarà per niente facile, ma Menetti è uno dei migliori allenatori italiani, specialmente nel far crescere i giovani, in una stagione che comunque si preannuncia più complicata rispetto a quelle precedenti.
L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA:
Finale scudetto.
SIDIGAS AVELLINO (formula 3+4+5)
In Irpinia non hanno nessuna intenzione di mollare le prime quattro posizioni e l’arrivo di Marco Cusin, testimonia che la Sidigas è pronta per essere ancora una protagonista, così come la partecipazione alla Fiba Champions League. Le conferme di Marques Green e Marteen Leunen sono importanti per dare continuità al progetto, in una Sidigas che si aspetta molto dal veterano Joe Ragland e dal rookie Adonis Thomas, mentre Levi Randolph potrebbe essere una delle sorprese stagionali, insieme al belga Obasohan. Qualche problema Avellino potrebbe averlo sotto canestro, dove la coppia Cusin-Zerini rischia di incappare spesso in problemi di falli, così come l’ucraino Fesenko, tornato acciaccato dalla Nazionale, in un roster completato da Salvatore Parlato e Giovanni Severini.
LA STELLA:
Joe Ragland: Alla sua quarta stagione italiana, Ragland è diventato una sicurezza nel ruolo di guardia, con le sue triple mancine, la capacità di attaccare il ferro e un’applicazione difensiva non comune, unite ad una mentalità vincente che non si insegna in palestra. In una Avellino che si presenta ambiziosa ai nastri di partenza, ci sarà bisogno di tutta la sua sapienza cestistica.
LA SORPRESA:
Levi Randolph: Nell’estate del 2015, Pesaro provò a prendere questa talentuosa ala, ma il suo ingaggio era troppe elevato e Randolph finì in D-League, ma Avellino ha meno problemi economici della Vuelle, ed è riuscita così a mettere sotto contratto il talento uscito da Alabama, un’ala piccola veloce e dinamica, con un tiro da fuori da rispettare ed una buona propensione a rimbalzo, altro giocatore ideale per il fantabasket.
IL COACH:
Stefano Sacripanti: Pino ha confermato di essere uno degli allenatori più preparati e, anche in questa stagione, avrà il compito di confermare la sua Sidigas tra le prime quattro, impresa complicata ma non impossibile, a patto che riesca a gestire il doppio impegno campionato – Fiba Champions League.
L’OBIETTIVO DELLA SQUADRA
Semifinale scudetto.
Appuntamento a domani con la seconda – di quattro – parte, dello speciale di www.Pu24.it sul massimo campionato italiano di basket.
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