di Redazione
21 settembre 2016
PESARO – Rossini e Rossi. Matteo Ricci marca il gemellaggio Pesaro-Kakegawa sotto il segno del Cigno. Poi recapita il cappellino giallo targato VR46 – con dedica ad hoc del nove volte iridato – nelle mani di Saburo Matsui. Il sindaco della città roccaforte della Yamaha (museo del gruppo più fabbriche di pianoforti, poco distanti da quelle delle moto, nella stessa prefettura, ndr) non si lascia pregare, indossandolo nella cerimonia ufficiale. Con tanto di abbinamento di fascia tricolore. Nel mezzo, sugli schermi del municipio nipponico, si palesa il videomessaggio del campionissimo. Che parla in inglese, ma saluta in italiano: «Ciao a tutti, congratulazioni per il gemellaggio: mi sento legato ad entrambe le città. Pesaro è molto vicina al luogo dove sono nato e Kakegawa è vicina al luogo di nascita della mia M1 (la sua moto)», il contenuto letterale. Commenta Ricci: «I giapponesi? Impazziscono per Rossini ma anche per Rossi. L’ho verificato quando ho tirato fuori il materiale che Vale ha firmato per loro…».
LA SINERGIA – Passione comune per il Dottore che sembra agevolare il nuovo asse tra Pesaro e Giappone. Tanto che il sindaco di Pesaro, all’interno della Yamaha Factory di Kakegawa, discute a lungo con il numero uno di Yamaha Motor, il presidente e ceo del gruppo Hiroyuki Yanagi: «Gli ho parlato del nostro disegno sulla terra dei piloti e dei motori: ha mostrato grande interesse», racconta Ricci dal Giappone. «L’azienda incarna musica e moto su scala planetaria: due ambiti che combaciano con gli asset su cui noi abbiamo puntato in chiave turistica». Di qui, rivela, «abbiamo condiviso l’idea di sviluppare, insieme, un progetto capace di tenere insieme le due dimensioni: andremo avanti, l’incontro è stato molto costruttivo».
IL PATTO – Il documento firmato dai due sindaci – calibrato nel confronto con la delegazione nipponica in visita a Pesaro, lo scorso maggio – mette sul tavolo collaborazioni sul lato culturale, turistico, economico, sportivo e agroalimentare. Non è un mistero che Kakegawa, centro di riferimento mondiale per il tè verde, abbia manifestato la volontà di commercializzare il prodotto nell’abbinamento con le ceramiche pesaresi. Ma i rapporti si reggeranno, soprattutto, sulle iniziative legate al 150esimo rossiniano. D’altra parte l’Orchestra sinfonica Rossini ha preparato il terreno. E il feeling è sbocciato proprio nel tour giapponese del 2015: «Abbiamo lavorato per concretizzare il gemellaggio – evidenzia il presidente Osr, Saul Salucci, nella cerimonia di benvenuto organizzata da Kakegawa –. L’amicizia è nata dalla musica, dal canto del tenore Masahiro Shimba, dalla direzione di Daniele Agiman (con lui in Giappone, ndr). Così si è parlato un linguaggio comune e siamo diventati un’unica famiglia. Ora vogliamo adoperarci, tra l’altro, per promuovere il tè verde nei teatri delle Marche». In questi giorni le note dell’Osr sono già risuonate nei teatri di Kakegawa, in modalità quintetto e in forma di lezioni e stage tenuti per orchestre giovanili della città. La chiusura domani a Tokyo, con la recita del Barbiere di Siviglia. «Ancora una volta ci hanno riservato una grande accoglienza: torneremo di nuovo a marzo», conclude Salucci.
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