5 febbraio 2016
URBINO – Le splendide colline dell’entroterra, quelle terrazze che ti proiettano in paesaggio unico e incontaminato. Un intreccio di strade tra Urbino, Peglio e Sassocorvaro… e che strade. Strade che si snodano lungo la Provinciale Peglio-San Donato purtroppo sono lasciate, almeno in parte, al loro destino.
L’appello che ci arriva dalla famiglia Zeidler, da Norbert e Cornelia che 20 anni fa, dalla Germania, hanno deciso di venire ad abitare in queste amene zone grida preoccupazione: “Da quando viviamo qua, non abbiamo mai visto manutenzione sulla strada, sono state chiuse solo alcune buche con della ghiaia”.
Un via di campagna nella quale passano una media di 10 macchine l’ora, ciclisti e motociclisti…
”Se una moto prendesse una di quelle buche potrebbe essere molto pericoloso. Fino a qualche anno fa abbiamo gestito una casa vacanze, “Ca’ Piero”, poco distante dalla nostra abitazione, Ca’ Lariccia, e non sono stati pochi gli ospiti che hanno avuto difficoltà nel raggiungerci”.
Una strada senza un proprietario ben definito…
”Fino al quinto chilometro l’appartenenza è di Peglio dove due anni fa sono stati eseguiti lavori manutenzione, mentre dal decimo, Ca’ Girone, è sotto il Comune di Sassocorvaro”.
I Zeidler vivono al sesto (Urbino) e anche la casa vacanze che gestivano si trova nel territorio ducale, zona sicuramente lontana dalla città. La paura della famiglia è infatti che si siano dimenticati di loro.
“Le abbondanti piogge degli anni scorsi hanno creato diversi danni- continuano i coniugi – Questa è una via nella quale passano anche mezzi agricoli che possono implementare l’erosione del manto. In caso di nebbia e maltempo, per chi non la conosce, può essere pericolosa, così come con la pioggia perché le buche si riempiono di acqua”.
Altro fattore che la famiglia tedesca segnala come pericoloso è la mancanza di protezioni: “Non ci sono né linee né delineatori e nemmeno guardrail. Ciò è pericoloso soprattutto in caso di pioggia fitta, nebbia o neve, considerando che in certi punti, ai fianchi della strada, ci sono fossati profondi”.
Questa è un’altra storia che segnala la rovinosa condizione della viabilità dell’entroterra. La famiglia Zeidler era arrivata dalla terra teutonica sulla terrazza del Montefeltro in cerca di pace, negli anni ristrutturando due ruderi così come fanno molti tedeschi innamorati di questo territorio. Ma l’agognata pace rischia di essere compromessa a causa della mancanza di risposte da parte di Comune e Provincia alle loro richieste: “Le uniche risposte che ci hanno dato sono state non ci sono i soldi”.
In compenso alla velocità media praticabile di 20 chilometri all’ora si può godere dell’affascinante panorama.
LE STRADE “INCRIMINATE”
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