Sicurezza, Arrigoni parla di emergenza pesarese: “Ci vogliono più agenti”

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5 luglio 2014

Fabio Arrigoni, esponente di Fratelli d'Italia

Fabio Arrigoni, esponente di Fratelli d’Italia

PESARO – Sicurezza, per Fabio Arrigoni la questione va affrontata efficacemente e non sottovalutato. “Gli appelli dei mesi scorsi di cui ci eravamo fatti promotori – scrive l’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale – ancora una volta sono caduti nel vuoto, preferendo nascondere la testa sotto la sabbia e fingere di non vedere”.

Furti, furti, furti. “I furti negli appartamenti, nei negozi e nelle aziende continuano incessantemente, e questo di conseguenza mette a repentaglio l’incolumità dei cittadini nelle proprie case a maggior ragione se isolate”. Per Arrigoni a repentaglio c’è anche l’incolumità dei cittadini che lavorano di notte e negli esercizi commerciali, che sempre più spesso sono oggetto di rapine. “Eppure quando si fa cenno alla sicurezza pubblica sempre più scarsa nelle strade della nostra città portando arrivano dichiarazioni atte a sminuire il problema da più parti, amministrazione cittadina in testa. Pesaro come tutti sappiamo ha diversi problemi. Per affrontarli tutti ci vuole tempo, e che nessuno ha la bacchetta magica, però sarebbe un segnale importante poter constatare che si sta lavorando su tematiche importanti e fondamentali come la sicurezza, uno dei primi punti per qualificare il livello di civiltà e la vivibilità della città. Sappiamo benissimo che ci sono città dove le condizioni legate alla sicurezza sono ben peggiori, ma il nostro modello di riferimento deve necessariamente guardare al meglio, non può essere una corsa al ribasso”.

Il bilancio. L’esponente di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale passa in rassegna gli avvenimenti degli ultimi giorni, a cominciare dal furto alle suore di via Amendola durante l’ora di pranzo e il colpo nella casa di un gioielliere di Gradara, passando per quelli in via Lanza in due appartamenti vicini. “Ma fino a quando saremo così fortunati da non dovere prendere atto anche di conseguenze fisiche di potenziali vittime all’interno delle abitazioni durante le razzie?”

Conclusione. Arrigoni, che parla di musiche, balli, ricchi premi e cotillon diffusi come distrazione di massa, si fa portavoce di una richiesta concreta: “Auspichiamo un incremento del personale oltre alle tre unità assegnate a Pesaro, che sono insufficienti considerando anche la stagione che porta all’aumento di visitatori. Vogliamo inoltre nuovi agenti da destinare presso la questura richiedendo l’aggregazione di aliquote di operatori dai reparti mobili da parte del Questore e Prefetto di Pesaro presso il Ministero dell’Interno affinché venga potenziato il servizio di controllo soprattutto nelle ore serali e notturne per tutto l’arco dell’anno”. Arrigoni spera anche in una sinergia tra polizia municipale e forze di polizia, “affinché possa venire incrementato il numero di pattuglie per il controllo del territorio nei turni di servizio che vadano a coprire le 24 ore”.

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