Al monastero di Fonte Avellana “Il Vuoto creativo”

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19 aprile 2013

Il convegno Il vuoto creativo. 26-27-28 aprile 2013

Il convegno Il vuoto creativo. 26-27-28 aprile 2013

SERRA SANT’ABBONDIO – La sezione Marche dell’associazione internazionale “Arte e psicologia” propone al monastero di Fonte Avellana dal 26 al 28 aprile 2013 un convegno. Si tratta di un evento di alto livello in cui studiosi ed artisti di varia provenienza (filosofi, psicologi, psicoanalisti, neurologi, architetti, ingegneri, drammaturghi, fotografi, pittori, scultori e docenti) si riuniranno per proporre riflessioni su una tematica originale “Lo spazio del silenzio è luogo del pensiero”.

 

Il vuoto creativo

Uno splendido paradosso su cui si fonda il convegno organizzato dalla sezione marchigiana dell’associazione internazionale “Arte e Psicologia”. Dal 26 al 28 aprile 2013 decine di relatori ed artisti di varia provenienza e diversa estrazione culturale si alterneranno nello splendido scenario del monastero di Fonte Avellana, alle pendici del monte Catria, dando vita ad incroci tra arte, filosofia, letteratura, psicoanalisi, scienze e spiritualità. L’obiettivo di questa originale tre giorni, che ha l’imprimatur dell’Associazione Italiana di Psicoanalisi è di mettere a confronto studiosi di diversa estrazione sul tema del vuoto creativo, alla ricerca della reciprocità e nel rispetto delle differenze tra le diverse discipline. La convinzione dei promotori del convegno è che solo l’incrociarsi delle idee può essere fecondo, ancor di più in un’epoca così confusa ed esteticamente “superficializzante” come la nostra.

 

Il senso della proposta

Il vuoto è l’infinito sono tematiche che da sempre hanno intensamente occupato il pensiero degli uomini. La parola vuoto ha spesso un’accezione negativa, ma in realtà non esiste alcun pieno se prima non c’è un vuoto. Spesso si collega il vuoto al silenzio, ma per i filosofi greci proprio il silenzio costituisce il terreno su cui può germogliare una parola sapiente. Il poeta è un rabdomante del silenzio, non ama le parole convenzionali. E in questo periodo storico di eccesso del pieno, di continuo stimolo percettivo, è fondamentale che esista e si prolunghi la presenza di un momento o di un segmento-spaziale (ma anche temporale) riservato al vuoto creativo. In fondo anche la vita stessa nasce da un vuoto: l’utero che è un’istanza creatrice. Un convegno, dunque, che ha il desiderio di restituire ad ogni non senso, un senso possibile.

 

Il programma in pillole

Ad aprire il convegno, venerdì 26 aprile alle ore 15, sarà Gianni Giacomelli, priore del Monastero di Fonte Avellana lasciando poi la parola al primo relatore, lo psicoanalista Luigi Maccioni, che terrà una relazione su: “Il dissociato nell’arte: rottura della continuità dell’essere ed espressione artistica”. A conclusione dei lavori pomeridiani, apertura delle mostre di scultura (Guglielmo Massacci Vecchietti), pittura (Isabel Permanyer) e fotografia (Alberto Raffaelli, Francesco Selvi e Giovanni Izzo). Sabato, dopo la visita del convento, apertura dei lavori alle 9: la giornata sarà coordinata da Guglielmo Vecchietti Masacci (accademia di Belle Arti di Bologna). La sera alle 21, al castello di Frontone, in anteprima nazionale, la compagnia MeFensemble proporrà un estratto da “Ophelia: essere o non essere”. Domenica 28 aprile introduce e coordina Matteo De Simone, psicoanalista ordinario responsabile culturale dell’Aipsi, prima relazione affidata alla neurologa Beatrice Viti sul tema: “Lo stato di sospensione neurologico nei processi mistici”. La chiusura del convegno alle 12 con una tavola rotonda che coinvolgerà anche il pubblico.

Info e prenotazioni

tel.0721-730261
cell. 349-1634117/335-5360706
email: [email protected]
sito: www.fonteavellana.it

Sarà possibile soggiornare al monastero, con pensione completa.

A richiesta, sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

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