A due geologi pesaresi il premio di laurea “Leonardo Polonara”

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29 novembre 2012

ANCONA – “Polonara è stato un uomo e un collega che ha sempre saputo pensare in grande e guardare avanti e che ha spinto i geologi a cercare mete ambiziose nella professione, per assumere un ruolo determinante all’interno della società”.

La premiazione di Grottoli e Gennari

Con queste parole, Enrico Gennari, presidente dell’Ordine dei Geologi delle Marche, ha voluto ricordare Leonardo Polonara, geologo, originario di Falconara Marittima (An), dirigente dell’Area Territorio Ambiente della Regione, istituzione dove aveva cominciato a lavorare nel 1980, scomparso a 59 anni nel 2010. Alla sua figura è stata dedicata la prima edizione del premio di laurea riservato alla migliore tesi sperimentale in geologia, geomorfologia e pianificazione della dinamica litorale in ambito marino e costiero nell’area adriatica. Un’iniziativa promossa dall’Ordine dei Geologi marchigiano in collaborazione con il Consiglio nazionale dei Geologi e l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, la cui cerimonia si è svolta, alla presenza della famiglia di Polonara, nella Sala Raffaello della Regione Marche ad Ancona. I premi sono andati ad Edoardo Grottoli, 27 anni di Calcinelli (Pu), laureato all’Università di Bologna e ora impegnato nel dottorato all’Università di Ferrara, per la tesi sulla classificazione morfodinamica delle spiagge comprese fra Foce Bevano e Lido di Classe (Ra), e a Paolo Sordini, 25 anni di Cagli (Pu), laureato all’Università di Ferrara, per la tesi sul confronto della gestione integrata delle zone costiere fra Italia e Spagna. Quest’ultimo non è potuto essere presente alla cerimonia perché, dopo un’esperienza professionale in Canada, sta ora lavorando in Colombia. Ha mandato un saluto tramite la madre Rosaria Beci in cui ha sottolineato il “valore etico della professione del geologo specie in luoghi dove lo sfruttamento delle risorse naturali avviene a scapito delle popolazioni locali”. Le motivazioni dell’assegnazione dei premi ax-aequo sono state spiegate da Daniele Farina, consigliere dell’Ordine dei Geologi delle Marche, che ha anche ricordato che, fra i sette lavori partecipanti, c’è stata anche una menzione per la tesi di laurea di Paolo Acciarri dell’Università di Camerino, dedicata alle spiagge delle Marche meridionali, da Numana (An) a San Benedetto del Tronto (Ap). Il mare e il legame con la terra, in quello che lui definiva “un equilibrio dinamico”, era, infatti, un tema molto caro a Polonara, come ha detto Marcello Principi, dirigente Difesa del Suolo della Regione, che ha ripercorso la carriera di Polonara ricordando il suo impegno per il Piano paesistico ambientale regionale, per il rinascimento della costa di Portonovo (An), per il Progetto coste italiane protette e per quello del Damac per la difesa ambientale del mare Adriatico, in una gestione integrata insieme a Croazia, Slovenia, Albania e per il quale, anche grazie al suo impegno, si ottennero i finanziamenti comunitari per l’installazione del radar di controllo sul tragitto delle navi pericolose e del telescopio astronomico, che si trovano ad Ancona. Piero Farabollini, consigliere nazionale dell’Ordine dei Geologi, ha riferito il sostegno all’iniziativa del presidente del Consiglio nazionale dei Geologi, Gian Vito Graziano. Luigi Diotallevi, Difesa del Suolo della Regione, ha spiegato com’è nato, nel 2005, dal suo lavoro assieme a quello dello stesso Polonara, il Piano regionale delle coste. Dopo la premiazione, si è svolta l’assemblea degli iscritti all’Ordine dei Geologi delle Marche.

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