PESARO – Non solo parole alla stampa, anche all’allenatore. Anzi contro l’allenatore. Era accaduto già di notare che tra Valerio Amoroso e Giampiero Ticchi il feeling fosse ai minimi termini. Anche durante l’ottima prova di squadra della Scavolini Banca Marche contro l’Umana Venezia, era sembrato di cogliere qualche parola di troppo.
E in verità, a noi era arrivata la voce, da persone attendibilissime, che Valerio avesse chiesto di andare via, di essere lasciato libero. Niente, però, era trapelato dalla sede di Largo Ascoli Piceno e dalle palestre dove si allena la Victoria Libertas. Fino a ieri, quando era circolata la voce di un litigio tra Amoroso e un compagno di squadra, Simone Flamini. Conoscendo da tanti anni Simone, abbiamo dubitato. E infatti il capitano era intervenuto solo per cercare di riportare la calma. Il diverbio era tra Amoroso e Ticchi. Il coach, dimostrando grande sensibilità, nel corso della conferenza stampa settimanale del giovedì, per parlare soprattutto degli avversari e delle condizioni della squadra, ha usato ancora una volta, come già la scorsa settimana, parole misurate, sottolineando che “Valerio è una persona con caratteristiche importanti: ha cuore, entusiasmo, generosità, è un combattente…”. Amoroso, però, non ha partecipato all’allenamento del pomeriggio. Il motivo? E’ stato messo fuori squadra. Non è dato conoscere, al momento, se è un provvedimento temporaneo o definitivo. Quindi una scelta che accontenterebbe Amoroso.
L’unica certezza è che contro Sassari la Vuelle dovrebbe giocare senza una pedina importante. Ma il gruppo – lo confermava Ticchi la scorsa settimana – conta di più. E un allenatore contestato così vibratamente da un giocatore perderebbe credibilità se non venissero presi provvedimenti. Il problema è che Amoroso è italiano e utilizzando il gruppo italiano la Vuelle confida di incassare, anche quest’anno, il relativo premio (250.000 euro già messi a bilancio).
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