Vuoi fare l’hostess? Agenzia la seleziona per lavorare ma lei è morta da 8 anni

Oggi vi racconto una storia particolare, di quelle che possono avvenire solo in uno Stato dei balocchi come il nostro.

Qualche tempo fa, a casa di una coppia che conosco, è arrivata una cartolina indirizzata alla loro figlia, che chiamerò Jenny (nome di fantasia). In essa era scritto che la giovane ragazza, essendo ormai maggiorenne diplomata, aveva l’occasione di poter partecipare ad una specie di corso per diventare hostess, o una roba simile.

Fin qui, si direbbe, nulla di eccezionale.
E invece no. C’è qualcosa che - drammaticamente - non torna.
Jenny è morta circa 8 anni fa, a causa di una malattia incurabile.
Se fosse ancora viva, oggi, avrebbe avuto 19 anni e sarebbe stata, probabilmente, diplomata (pure ‘sta cosa: e se fosse stata bocciata? che ne sanno ‘sti tizi?).
Ma appunto, se fosse ancora viva
Ora, mi domando: ma dove diamine prendono i dati queste pseudo-agenzie? Non sarebbe forse il caso di documentarsi meglio – che so, magari all’anagrafe - prima di fare una cosa del genere? Hanno idea, i lor signori, dell’effetto che possa fare, per un genitore che ha perso il proprio figlio, trovare nella cassetta della posta una lettera indirizzata a quest’ultimo?
Non so voi, ma questa storia mi ha colpito molto.
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