di Redazione
12 marzo 2012
PESARO – Questione d’esperienza. Vincere certe partite dipende davvero da quanta se ne ha sulle spalle: e i rinnovati Angels – 35 sui 45 elementi della squadra sono giovanissimi – devono ancora divorare qualche yard per pagare lo scotto della serie A2.
Così l’esordio contro i Briganti finisce col rammarico di chi sa che un approccio più deciso avrebbe potuto indirizzare diversamente la gara. Apre le danze proprio la formazione partenopea portandosi sull’8-0. Pronta la reazione dei pesaresi, che vanno in touch-down col veterano Angeloni. I Ranocchi hanno fretta di impattare, ma la trasformazione da due punti fallisce e il punteggio rimane sull’8-6. La difesa gialloblù non tiene e arriva un’altra segnatura degli ospiti che allungano poi a 16-6 con un’altra trasformazione. A quel punto viene fuori la rabbia e gli Angels cominciano a mordere: ma il touch-down di Frazzeto viene annullato per un fallo allo scadere del primo tempo.
Dagli spogliatoi torna fuori una truppa determinata a non arrendersi. Ci riprovano esattamente con lo stesso schema: lancio perfetto del qb Terenzi ancora per Frazzetto che realizza il 16-12, quindi va a segno anche la trasformazione del 16-14. “A quel punto ho creduto davvero che l’avremmo ribaltata – ammette Pippi Moscatelli, all’esordio come head coach – ma ci è mancato un pizzico di cinismo. Soddisfatto no, perché la sconfitta non ti lascia mai questa sensazione, ma contento della reazione nel secondo tempo sì. Questo gruppo è acerbo ma vedo grosse potenzialità e margini di miglioramento”.
Lascia una risposta