Una Babele moderna

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26 febbraio 2012

MARRAKECH – Che lingua si parla in Marocco? Ufficialmente francese e arabo. Fin qui sembra semplice. C’é una lingua “storica” (arabo) e una che é arrivata con il protettorato  e in particolare le fasce alte della società.

Veniamo all’arabo. Innanzi tutto bisogna intendersi : quale arabo? No, perché ce ne sono tanti.

babele

La torre di Babele

C’é l’arabo standard che é quello dei libri e dei giornali e quello della TV (al jazeera per intenderci parla arabo standard). É una lingua che non viene parlata in nessun paese, ma é quella che viene insegnata a scuola in tutti i paesi arabi.

Ci sono poi i dialetti arabi. In Marocco si chiama darija. É la lingua che la gente parla. Quella che sarebbe utile conoscere per poter comunicare ovunque in Marocco. Essendo però un dialetto é unicamente orale e non ha una grammatica codificata (quindi non viene insegnata a scuola).

Ma le cose non finiscono qui. Ci sono anche i dialetti berberi. Lingue più antiche dell’arabo parlate dai popoli berberi che erano presenti qui in Marocco prima dell’arrivo degli arabi. Sono dialetti ancora molto diffusi, soprattutto nei villaggi. Ce ne sono 3 diversi, uno al nord, uno al centro e uno al sud. Sono parecchio diversi tra loro, tanto che i berberi del nord per comunicare con quelli del sud devono parlare in darija.

Per farvi un esempio pratico, un bambino che nasce in una famiglia dove si parla il berbero parlerà berbero e darija, poi studierà l’arabo standard a scuola e in seguito anche il francese e l’inglese…totale 5 lingue all’età di 10 anni!!!

Poi non ci si deve stupire se il turista trova per le viuzze di Marrakech bambini che parlano in italiano, spagnolo, inglese!!!

Ci sono però anche un po’ di problemi, perché non tutti vanno a scuola o per lo meno non per molti anni e ci sono dunque molte persone che non capiscono l’arabo standard e non sono quindi in grado di capire un telegiornale. Parlano il dialetto (darija) e magari anche quello berbero, ma questi non sono scritti, quindi non sanno leggere, di conseguenza non possono leggere i giornali o riempire un modulo in un ufficio pubblico.

Per questo in Marocco sono rare le insegne scritte. Per esempio quelle con i nomi delle strade si trovano solo nelle città e solo nei quartieri più moderni. Capita spesso invece di vedere insegne di negozi con il disegno di ciò che si vende (una gallina o una pecora dal macellaio, una testa capelluta dal barbiere, una bocca aperta dal dentista…).

A mio avviso è un grosso problema che devono risolvere, perché da un lato è importante mantenere le identità regionali e i dialetti, ma dall’altro é necessario avere una lingua veramente comune, che tutti possano comprendere e leggere. Non so, forse potrebbero codificare una grammatica del dialetto marocchino e insegnare quella a scuola, in modo che tutti possano imparare a leggere e scrivere la lingua che effettivamente parlano nella vita di tutti i giorni.

 

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