di Gianluca Murgia
TAVULLIA – Ecco, ci mancava pure lui. Anche Jorge Lorenzo rimpiange il Valentino dei tempi d’oro, quello che nei corpo a corpo lo sverniciava siempre. “Mi mancano i duelli con lui” dice il maiorchino, con fare poco mosochista e molto pinocchiesco. Anche perché, e questo lo sa bene, sono molti gli spagnoli, suoi connazionali, che nell’estate appena trascorsa si sono recati a Tavullia in una sorta di pellegrinaggio laico, sulle strade del dottore, fino all’interno della sua nuova Area 46. Perché Valentino piace, nonostante tutto, ancora. Non solo in Italia. “Ricadute negative sull’economia di Tavullia? No, qui il movimento di turisti legato a Valentino è rimasto intatto. Anzi - racconta Bruno Del Moro, sindaco di Tavullia -. Questa estate sono venuti qui da tutte le parti del mondo. E specialmente dalla Spagna: a luglio e agosto a Tavullia si parlava spagnolo. E questo è stato un bene per i nostri negozi, bar e attività commerciali. Non mi so spiegare perché gli spagnoli abbiano sempre tenuto, e tengano tutt’ora, così a Rossi pur avendo il campione del Mondo in carica, e altri piloti di altissimo livello, in casa. Certo, tutti ci chiediamo quanto potranno continuare questi problemi con la Ducati. Però, per adesso, il mito è rimasto intatto. Soprattutto per gli stranieri, soprattutto per gli spagnoli”.
Intanto, mentre nel prossimo Gp del Giappone Valentino Rossi cavalcherà l’ennesima nuova versione della Ducati che verrà, a Tavullia continuano spediti anche i lavori che porteranno alla realizzazione di una pista da motocross alle porte del paese, in direzione Pesaro. Perché a Valentino, come fanno gli americani, è venuta l’idea di creare una struttura per il motocross super attrezzata dove far riunire, prima e dopo il Motomondiale, i piloti. Sullo stile di Cavallara, dove si riunì con i suoi colleghi l’anno scorso (davanti a migliaia di tifosi) a fine Mondiale, ma all’ennesima potenza. L’obiettivo è di realizzare questo progetto per l’inizio del Motomondiale 2012-13.
Il Comune di Tavullia ha dato la disponibilità alla realizzazione, anche perché la pista si trova in una zona decisamente periferica rispetto al centro di Tavullia (e lì Valentino dispone di una proprietà di circa 50 ettari), chiedendo in variante e con massima trasparenza una serie di lavori accessori tra cui la sistemazione di due casolari esistenti, la realizzazione di una strada nuova (oggi impraticabile), la possibilità di utilizzo pubblico. Sulla pista, però, correrrano solo moto a 4 tempi con la marmitta: “cavalli” abbastanza silenziosi. In ottobre e novembre, mesi della caccia, le moto inoltre potranno girare solo al martedì e venerdì (quando la caccia è chiusa).
Tutto qui? No. Perché a Tavullia, considerando il cittadino illustre e l’indotto legato ai tifosi, manca un albergo di un certo livello. Il Comune si è già mosso, in questo senso, cercando di capire come sfruttare al meglio l’area in cui attualmente si trova il vecchio e decadente albergo Holiday (chiuso da anni). Tempo fa era stato presentato un progetto ambizioso – che non aveva nulla a che fare con Valentino – e che prevedeva una struttura extra-luxe, con diverse piscine e un’area attrezzata per le conferenze. “Poteva essere un valore aggiunto per Tavullia” spiega il sindaco Del Moro. L’ultimo progetto, ridimensionato rispetto al primo ma comunque sempre importante per il centro pesarese, propone una struttura di circa 1400 metri quadrati. Nella stessa zona, infine, è molto più di un’idea quella di riportare anche un distributore di benzina e una piccola area commerciale. I tempi? Prima bisogna rinnovare il piano regolatore comprensivo della valutazione ambientale strategica (già eseguita, nell’ultimo anno, sull’intero Comune). Tempo previsto? Da qui ai prossimi due mesi.
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